NOTIZIE E INFORMAZIONI SULL'ELIOGEOSISMOLOGIA (TERREMOTI, TSUNAMI, VULCANI, ECC.)


Terremoti indotti da iniezione di fluido caratterizzati da forme d'onda a frequenza ibrida manifestano il passaggio dallo slittamento asismico a quello sismico



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Il carico asismico dello slittamento è stato recentemente proposto come meccanismo complementare per indurre i terremoti di entità moderata localizzati entro pochi chilometri dal pozzo nel corso delle scale temporali di stimolazione idraulica. Tuttavia, segnali di slittamento asismico legati ai terremoti innescati dall'iniezione indotta (fracking) rimangono in gran parte non documentati fino ad oggi. Qui segnaliamo un nuovo tipo di terremoto caratterizzato da forme d'onda a frequenza ibrida (EHW). Caratteristiche distintive dai tipici terremoti indotti, includono impulsi P e S più ampi e una coda a frequenza relativamente più bassa. Entrambe le caratteristiche possono essere causalmente correlate a frequenze d'angolo (*) più basse, il che implica durate della sorgente più lunghe, quindi, velocità di rottura più basse, valori di caduta di sollecitazione più bassi o una combinazione di entrambi. Le caratteristiche della sorgente degli EHW sono identiche a quelle dei terremoti a basse frequenze ampiamente documentati nelle zone di transizione delle faglie al confine delle placche. La distribuzione degli EHW suggerisce inoltre un possibile ruolo dello scorrimento asismico nel caricamento delle faglie. Gli EHW potrebbero così rappresentano la manifestazione di una transizione da una rottura lenta asismica a uno scivolamento sismico.

(*) Frequenza d'angolo o frequenza angolare: in un grafico su scala bilogaritmica, lo spettro dello spostamento si presenta piatto verso le basse frequente e linearmente decrescente verso le alte: i due asintoti si intersecano in corrispondenza di un valore ωc che viene detto frequenza angolare (corner frequency). Per maggiori approfondimenti si rimanda il lettore ai libri di Sismologia (ndt).

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Fonte: H. Yu et al., Fluid-injection-induced earthquakes characterized by hybrid-frequency waveforms manifest the transition from aseismic to seismic slip, NATURE COMMUNICATIONS | (2021) 12:6862 | https://doi.org/10.1038/s41467-021-26961-x |www.nature.com/naturecommunications


TERREMOTO M=3.9R A PERO (MILANO)


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Il giorno 17/12/2020 un terremoto LEGGERO di M=3.9R si è verificato nel milanese, a pochi chilometri da Pero (MI). Personalmente abitando in un Comune limitrofo all'area colpita, ho sentito molto bene la scossa.
Ribadiamo che tutti gli eventi sismici compresi fino alla magnitudo 4.9R sono LEGGERI e rappresentano la normalità GEOFISIOLOGICA del nostro territorio peninsulare (e insulare).
Mi sono state fatte molte domande relativamente alla stranezza del posto. E scrivo questo articolo per rispondere a tutti condividendo le giuste e corrette informazioni.
L'Italia come sappiamo è una Penisola ad alto rischio sismico, in particolare il Centro e il Sud. La nostra Penisola infatti è circondata dalle dorsali mediterranee soprattutto a sud e a est, è presente poi una dorsale molto profonda nel Tirreno e a sud di quest'ultima vi è la cerchia vulcanica: Eolie, Vesuvio, Campi Flegrei, Stromboli, Etna, Vulcano e Marsili. L'intera Penisola è percorsa dalla catena montuosa geologicamente "giovane" degli Appennini mentre presenta una corona di catene montuose che la proteggono a nord rappresentate dalle Alpi.
Tra questi due importanti complessi geologici possiamo notare la vasta area della Pianura Padana che risulta essere apparentemente più stabile da un punto di vista sismico, ma in realtà non è così. Tra Brescia - Valtellina - Milano - Cuneo - Alessandria - Piacenza - Parma - Modena - Bologna - Forlì-Cesena - Rovigo - Verona - Salò - Iseo esiste quella che ho definito la "Mezzaluna Sismica". Qui la cronistoria ci insegna come sia normale che accadano - con frequenza più lassa nel tempo rispetto al Centro-Sud - eventi sismici leggeri tendenti al moderati con picchi fino al forte in particolare nella zona emiliana. Sono eventi che accadono con intervalli di tempo più lunghi (dai 3/5 anni fino a diverse decine di anni di gap sismico) rispetto appunto alle zone circostanti. Per la maggior parte delle volte si tratta di eventi isolati.
In termini geosismici, tutto il Pianeta si muove e le zone indicate come "a basso rischio sismico" lo sono fino a che non accadranno eventi più forti. I terremoti non hanno confini politici, per cui un Comune che risiede nella mezzaluna sismica padana sarà normalmente e naturalmente soggetto a essere colpito da eventi di questo tipo.
Tornando alla scossa del 17/12/20 di Milano, segnalo che il giorno prima (16/12/20) l'acqua di un fontanile presente in quel di Buccinasco (fontanile testa di Monaca) era diventata biancastra. Per ora non collego le due cose perchè sono in attesa di eventuali analisi chimiche. Ad ogni modo, ciò potrebbe riferirsi a un evento precursore sismico di tipo idrogeochimico.


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19 dic 2020